domenica 3 giugno 2012

Lo sfagno


Come avrete capito dall’intestazione, questo articolo è dedicato allo sfagno.
Amatato, ricercato, lodato....etc etc  gli aggettivi si sprecherebbero..... ma secondo me... 

cioè da una persona poco più che neofita, MOLTO sottovalutato!!

Quando ho iniziato a interessarmi di piante carnivore, ho cercato sul web informazioni che le riguardassero e su forum e blog usciva sempre LO SFAGNO ..... mah?....che cos’è? ..... ho inziato quindi a fare ricerche per capire di cosa si stesse parlando: del resto quando  si costruisce una casa si parte dalle fondamenta....NO? :) per  scoprire “o meglio confermare” che è un muschio, ma con MOLTE  particolarità !

Sono sempre stato attratto dal verde intenso dei muschi (lo trovo rilassante) ma lo sfagno non è  un muschio come gli altri!! Ha innanzitutto una capacità straordinaria di trattenere l’acqua (ottimo caratteristica, perchè questa capacità significa meno
 annaffiature  e minor spreco di acqua); inoltre ha capacità antibatteriche, antimicotiche e antifungine, senza contare la struttura spugnosa (queste proprietà le mantiene anche quando si utilizza disidratato) che crea un’ambiente  ottimale  per le radici delle nostre amate piante (carnivore, orchidee e molte altre piante di casa), che molto spesso periscono a causa di terreni inadeguati  che creano attorno alle radici un ambiente asfittico.

Dalle ricerche che ho fatto sulla rete ho trovato delle informazioni veramente interessanti su questo muschio, come il fatto che si tratta di uno dei primi muschi ad aver fatto “capolino”  sul nostro pianeta: sembra avere una memoria genetica atavica di 50,000 anni.

Da studi  svolti dall’ecologo  Eric Karlin (del Ramapo College di New Jersey) e condotti sull’isola maggiore (isola Oahu o Big Island: quella che per essere più chiari ospita Honolulu)  delle Hawaii (sulla cima del Monte Kohala) su di una popolazione isolata di sfagni, è stato possibile constare che a causa delle condizioni peculiari dell’ambiente  (rimasto per l’appunto isolato) si è avuta per migliaia di anni un processo di clonazione, continuando comunque a mutare ..... STRAORDINARIO!!

qui sotto due link per chi volesse saperne di più:





Qui sotto trovate una schema semplice per capire la “primività” del nostro muschio


e questo è un link ad un interessante sito brasiliano con numerose bellissime foto relative a svariate specie di sfagno:
http://www.carnivoras.com.br/algumas-especies-de-sphagnum-t177.html

Per quanto riguarda la mia esperinza vi posso dire che è una muschio robusto e dalla crescita molto rapida.... in molti articoli trovere tra le informazioni che la luce è fondamentale .... in effetti nei siti naturali in cui lo si ritrova è così ..... Maaa... in questi posti anche se il sole è fortissimo, l’aria è quasi gelida e l’acqua che scorre ai piedi del nostro beniamino lo è ancora di più .... queste sono le condizioni in natura!!!
In coltivazione una luce intensa ma “velata” è l’ottimo è vi garantisco che lo sfagno cresce vigoroso e sano perchè si evitano surriscaldamenti sia dell’acqua posta alla base sia della superficie del muschio, che si disidrata velocemente anche con un livello ‘’idrico’’ alto se le temperature salgono troppo ed il sole è troppo diretto.

Altro punto importante è dato dall’acqua, che deve essere ‘’tenera’’, acida,  povera di sali  minerali e nutrienti (come risulterà ovvio già dalle prime due caratterische che ho scritto :-P); è per questo che su tutti i blog/forum si consiglia di usare acqua piovana o di osmosi,  perchè entrambe hanno delle caratteristiche molto vicine a quelle che si trovano in natura!!

Perchè lo sfagno cresce molto spesso e abbondantemente in alta montagna??... è la prima domanda che mi sono fatto quando ho iniziato le mie ricerche perchè da foto e habitat descritti emergeva sempre questo come contesto ..... a “singhiozzi”, vi ho dato la risposta nelle frasi sopracitate, ma sintetizzando, per avere abbondante  SFAGNO  ci vogliono : tanta acqua “povera”, molta luce e temperature fresche.
 
Ho la “fortuna” di abitare in una zona di montagna e ho potuto osservare da vicino luoghi dove questo muschio cresce in abbondanza  e credetemi, quello che ho scritto sopra è vero perchè  ho potuto osservarlo di persona !!
Ho prestato attenzione alla temperatura dell’acqua (che ho anche fatto analizzare) e dell’aria in giornate di pieno sole  e tutto torna.....non contando il fatto che  molti  di questi luoghi, d’estate sono usati come pascoli, venendo in questo modo sottoposti per mesi al continuo brucare  e calpestare di animali che pesano diversi  quintali ; ma nonostante questi maltrattamenti  la cresita di questo muschio è  ECCEZIONALE!!


Vi racconto un mio aneddoto: quest’autunno avevo sistemato in un vasetto delle piante un pò “malmesse” che purtroppo, come supponevo, non sono durate molto; con dello sfagno vegetante, il vasetto è poi  finito in fondo alla mia serretta e dimenticato per tutto l’inverno: quindi senza annaffiature e patendo i -17°C dell’inverno passato. Questa primavera mi hanno regalato un germoglio di orchidea “diamante” e ho deciso di usare quel vasetto (non per taccagneria, ma non mi piacciono gli sprechi) come dimora per il piantino ..... beh, dopo poco tempo lo sfagno ha iniziato nuovamente a vegetare, più forte e vigoroso della pianta stessa.... certo questa mia esperienza non voglio proporvela come regola, perchè non ho nessuna certezza in merito, ma và decisamente contro a tutto ciò che ho letto e cioè che lo sfagno una volta essicato non si riprende.... non ho capito il perchè ma se dovessi venirne a capo vi scrivero la mia esperienza!!


Come tutti i grandi anche lo sfagno ha il suo neo, cioè può trasmettere la sporotricosi: una forma di micosi che si insinua sotto forma di spore  in ferite, tagli aperti...etc infettandoli!
Uno dei campanelli di allarme è che la ferita infettata non guarisce, ma tende anzi ad ingrandire e a formare delle vesciche …. L’ignorare questi “avvertimenti” può portare a gravi conseguenze e a casi estremi anche alla morte …  MA ESTREMI!!
Allego qui sotto link per approfondimento:





Spero che quest’ultimo argomento non vi abbia “spaventato”: non temete, è tutt’altro che semplice essere infettati da questa micosi maneggiando lo sfagno, ma è giusto conoscere i rischi e usare un paio di guanti è sempre buona norma …. La  sporotricosi, non è l’unico pericolo se vogliamo .... ED  E’ CURABILE !! :)



Spero di esservi stato di aiuto..... nell’iniziare a comprendere  questo prezioso alleato!

Cinti  Luca

© Regnum Naturae

1 commento:

  1. ciao ho appena letto il tuo articolo sullo sfagno, molto interessante,anche io ho delle piante carnivore ma non ho questa fantastica cosa che è lo sfagno,volevo chiederti se cortesemente avevi la possibilità di mandarmene un poco ho cercato su internet ma ha prezzi mi sembra esagerati.ciao attendo risposta grazie laura

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